Avviene diversamente per ognuno di noi. Tempistiche e modalità che variano, nella meraviglia che è la realtà della nostra unicità. Il risveglio è la speranza del torpore notturno, il premio dell’attesa ed il filo d’argento che pende sopra di noi, ci attraversa e ci collega ai cieli. Un focolare timido che tenacemente ma dolcemente continua a far luce dentro di noi.
Gli altri spesso lo percepiscono in noi ancor prima della nostra consapevolezza, spesso affinché noi iniziamo a desiderare di vederlo e nutrirlo.
Spesso sono gli occhi altrui ad aprire i nostri.
Questa è la forza dell’amicizia e dell’amore: la fiducia che altre anime ci vedano per chi siamo veramente e la nostra scelta di affidarci. Ciò mette in moto meccanismi divini di ascensione che rimuovono le cataratte spirituali che offuscano l’occhio interiore e rivestono il nostro corpo spirituale con un mantello prezioso che esibisce la sigla reale della nostra bellezza.
Gli amici sono anime scelte che attivano il processo del risveglio della nostra anima. Chi sa amare ha scelto il percorso dell’auto-osservazione, del perdono, della gentilezza.
Svariati sono i colori del risveglio così come svariate sono le caratteristiche interiori degli attivatori, le care “sentinelle mattutine”, gli araldi della pace che se osservi bene, li riconosci dallo sguardo. Sono coloro le cui vesti sono state nettate in lacrime versate in luoghi solitari, nel Getsemani della loro vita.
Sono coloro che si sono affidati all’amore puro del Maestro, che hanno ricevuto la conferma della loro speranza, hanno aperto il cuore al Dono della Vita e riescono a vedere, a sentire, ad ascoltare, a riconoscere il sentiero.
Grata per il dono del risveglio e per l’arrivo degli araldi della pace nella mia vita, io vado avanti, assieme a te che leggi, e sorrido pensando alla meraviglia che è la riscoperta del sé.